Divagazioni notturne
È buio.
La luce qui dentro penetra e non penetra.
È fragile.
Un sistema caotico e ingarbugliato di microfratture,
che si diramano su tutta la superficie.
Sono escoriazioni.
O forse solo incisioni superficiali.
È tuono.
Rimbomba ritmicamente.
Il suo incessante pulsare si diffonde e rimbalza,
senza sosta, sulle sue pareti.
È eco.
Un canto disperato e implacabile.
È caldo.
Avvolgente, si irradia in ogni direzione.
È forza.
Inarrestabile e instancabile, finché non si ferma.
È ansia.
Accelera, non si riesce a calmare.
È panico. È angoscia. È tormento.
Inconsolabile.
È vuoto.
Quaggiù non arriva più niente.
È caos. È tempesta. È freddo.
Una gelida palla di vetro.
È paziente. È gentile. È sereno.
Lui sa aspettare.
È libero.
Non segue le correnti.
È ostinato.
Non si ferma davanti a niente.
È coraggio. È passione. È impulso.
È impeto. È furore.
Lui lotta. Ha già affrontato mille battaglie.
Stanotte, ad esempio, è in subbuglio
e non ci si può ragionare.
È agitato e scalpita.
È vivo.
Lady Margot
Febbraio 2023
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